21 dicembre 2010

ANONYMOUS: GUERRA per la libertà di informazione


Gruppi di CYBER-ATTIVISTI uniti in nome della libertà di informazione.

Dopo gli scandali dei file che Wikileaks stà ancora oggi rilasciando in rete grazie anche a Julian Assange fondatore dell 'ormai famoso sito, una GUERRA invisibile si stà svolgendo in rete, gruppi di persone anonime si riuniscono grazie ad Internet, per dare vita ad una vera e propria protesta, pronta a colpire e affondare obbiettivi che ostacolano la libertà di informazione.
E' oggi possibile, sfruttando la rete manifestare in modo completamente pacifico ma realmente incisivo.
Gli ANONYMOUS non sono la polizia privata di Assange e non sono a servizio di Wikileaks, ciò è quello che chi detenie il potere propaganda per vero,ma non è così.Il caso Assange ha solo mostrato una volta di più una delle tante NOBILI CAUSE per cui battersi.
I (dis)insformatori di massa esaltano continuamente la presunta "libertà d'informazione" ma chi osa compiere fino in fondo il proprio mestiere di giornalista (Assange) viene di fatto perseguitato e la sua fonte (Bradley) incarcerato nel peggiore dei modi; e si noti, senza una seria imputazione di reato.Sommersi dalla nausea che l' ipocrisia che i potenti hanno manifestato in questa occasione, ATTIVISTI SPONTANEI, persone comuni animate da un forte spirito di giustizia hanno deciso di battersi per la NOBILE CAUSA della LIBERTA' d'INFORMAZIONE ed hanno colpito in modo coodinato e con mezzi NON VIOLENTI. Con queste azioni questi attivisti sono diventati universalmente noti come ANONYMOUS. Giustizia ha vuoluto che le vittime della suddetta aggressione fossero in qualche modo risarcite per i loro dolori. E' per questo che alcuni obiettivi sono stati connessi alla vicenda Assange.
Gli ANONIMOUS usano STRUMENTI DI PROTESTA PACIFICI, ma è la nobiltà della causa che li distingue dai presunti hacker coi quali, i mezzi di (dis)informazione di massa volutamente li confondono. L'obiettivo non è il computer domestico del comune cittadino, non si tratta cioè di rovinare la giornata dell' insegnante, dell'impiegato, dell'operaio, dell'artigiano, o di un qualunque altro utente privato, ma di colpire EFFICACEMENTE E CON STRUMENTI NON VIOLENTI coloro i quali calpestano quelle stesse libertà che tanto falsamente ci vengono propagandate, addirittura dai grandi media.Prima tra tutte la libertà di informazione.




UNA NOBILE CAUSA ELEVA GLI ESSERI UMANI !




MASTER CARD, PAY PAL,
POSTFINANCE, VISA, sono alcune delle ultime vittime, colpite per aver bloccato la raccolta fondi a sostegno di Assange.



LOIC (Low Orbit Ion Cannon) è uno degli strumenti usati per l'attacco, in pratica è un SOFTWARE Open Source che serve per generare grandi quantità di traffico di rete (richieste) verso un sistema target e testare la sua risposta sotto carico. Scritto in C# e sviluppato dalla Praetox Technologies, LOIC effettua un attacco di tipo distributed denial-of-service (DDoS) contro un IP vittima inondando il server con pacchetti TCP, UDP o richieste HTTP, nell'intento di interrompere il servizio di un particolare host.
Loic è stato usato anche in passato per attaccare siti web di Scientology, e poi da Anonymous stesso per attaccare (con successo) il sito web della RIAA (Recording Industry Association of America) in ottobre 2010, ed ancora, durante l' "Operation Payback" nel dicembre 2010, per attaccare i siti web di compagnie e organizzazioni che si opponevano a Wikileaks.

Tra gli obbiettivi ultimi c'è stato l'attacco alla BANK OF AMERICA

Bank of America ha deciso di unirsi all'aggressione contro Wikileaks in seguito alla minaccia di Julian Assange di pubblicare in Rete alcuni documenti scottanti volti a dimostrare come l'istituto avrebbe avuto un ruolo centrale nel causare la recente crisi finanziaria globale.
Si tratta, comunque sia, di una pratica che è considerata illegale, che può portare a conseguenze pesanti per chi utilizza LOIC in modo non consapevole o senza prendere le dovute precauzioni, come è successo ad alcuni ragazzi appena maggiorenni arrestati qualche tempo' fà.
L’utilizzo è estremamente semplice: in Select your target indichi il bersaglio (nome del dominio) e poi non ti resta che cliccare sul pulsante in alto a destra per dare il via all' attacco. Per quanti avessero comunque queste mire, vale la pena ricordare che il programma non fa nulla per nascondere la provenienza di chi attacca.
Il primo a cadere tra le mani delle autorità è stato Alex Tapanaris.
Altri due ragazzi sono inoltre stati fermati in Olanda a seguito di un dimostrato coinvolgimento diretto nella preparazione degli attacchi DDoS. Entrambi avrebbero lasciato traccia del proprio lavoro direttamente all’interno del software (LOIC), lo strumento che consentiva la partecipazione ai DDoS da parte degli attivisti pro-Wikileaks pronti ad appoggiare la causa mettendosi a disposizione in una BOTNET di volontari.

DETTO QUESTO.
ATTENZIONE!!!
PER CHI VOLESSE COMUNQUE PARTECIPARE QUESTO è IL DOWNLOAD DI
"
LOIC " e qui sotto trovate l'indirizzo IRC per la Chat Ufficiale Degli Anonymous



IRC.ANONOPS.RU

alcuni dei Channell

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#Propaganda
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